Ho chiesto anche a Michele Balen un messaggio da leggere al nostro appuntamento. E pensando a tutti coloro che non potranno essere all'incontro e che qui mi leggono, ho scritto il messaggio che ho ricevuto oggi, già tradotto.
Grazie Michele Balen
Lurdinha Balen Meneghel
MENSAGEM DE Michele Balen, de FELTRE ITÁLIA, para ser lida no VII Encontro dos descendentes de Balen no Brasil.
Queridos primos do Brasil
Sei que vocês a alguns anos fazem uma linda festa em Monte Belo e naquele dia vocês se encontram todos juntos para viver um momento de alegria e de partilha familiar. É também um momento de memória, um momento do ano em que vocês todos juntos lembram as suas raízes comuns.
Eu me chamo Michele Balen e sou de Feltre, que é a pequena cidade da qual vem todos os Balen de origem Veneta e Italiana. Eu fui o prefeito de Cessiomaggiore, o município gemellato com a vossa Aratiba.
Desde o fim dos anos 80 faço pequenas pesquisas pessoais sobre as origens do nosso sobrenome. Estudando os documentos do século XVI entendi que os Balen são presentes em Feltre e especialmente nos vilarejos alpinos de Lamen e de Pren, perto de Feltre, pelo menos desde o século XV.
De pesquisa em pesquisa, depois de trinta anos ainda não terminei a minha viagem a descoberta do nosso extraordinário sobrenome: internet e Facebook me ajudaram a descobrir que o nosso sobrenome é difundido em muitos países do velho mundo: Itália, Bélgica, Espanha, Países baixos, Croácia, Turquia, Ucrânia, Grã-Bretanha e é difundido de norte a sul em todo o continente Americano. E ainda na Nova Zelândia, na Austrália e quem sabe em quais outros lugares…
Queridos primos, continuarei a procurar com paixão as origens do nosso sobrenome até que Deus quiser, e assim que eu puder farei vocês terem os resultados das minhas pesquisas.
A todos vocês no entanto, hoje apenas quero enviar o abraço de sua velha terra, da terra dos seus antepassados. As Vette Feltrine, os pequenos Campos, os riachos e os bosques, a neve que cai e cobre no inverno e as flores que os colorem na primavera e viram as lágrimas dos vossos antepassados, o choro deles, a agonia daquelas famílias que se dividiam, dos jovens que partiam de maneira desconhecida e dos velhos que restavam com sua solidão, as casas abandonadas, os amores truncados. Aquelas lágrimas eram as lágrimas provocadas pela migração.
Quem partia naqueles anos para quem ficava era como se morresse um para o outro: o trem, a estação de Feltre, dava um apito, um sopro e aquele vapor branco que ia para o o céu era um adeus. Então nós sabiamos que era uma viagem longa e cansativa, e cheia de perigos e depois ainda toda uma vida para recomeçar.
Voltaram hoje os netos daqueles Balen que partiram com o trem de Feltre, que embarcaram em Gênova. Voltaram com o avião, com um smartphone no bolso, com Whatsapp e com Facebook, com o diploma no bolso. Voltaram do Brasil para tocar, para respirar, para fotografar aquela terra que os gerou a muito e muito tempo atrás. Para talvez enxugar as lágrimas dos antepassados deles que ficaram sozinhos, para orar nas igrejas deles e para reaver a cidadania que o sangue deles reivindica. Voltaram para Feltre talvez sem poder entender a fundo quanto seja importante esse retorno para a alma: nem sempre nos damos conta de qual grande história fazemos parte.
Entrando na pequena igreja de Pren, com Darlene, Daniela, Daiane ao meu lado, eu senti a presença viva dos nossos antepassados, dos nossos pais que se aproximavam em volta de nós para agradecer a Deus.
AMERICA
Si perde il bastimento O navio esta se perdendo
lontano nel mare. Lá distante no mar
Balene e delfini Baleias e golfinhos
e cormorani E aves marinhas
lontano nel mare. Lá distante no mar
Balene e delfini Baleias e golfinhos
e cormorani E aves marinhas
d'argento prateadas
Si perde l'amore O amor vai se perdendo
si perde la vita A vida também vai se perdendo
nel mare lontano. Lá longe no mar sem fim...
Mai più io tornerò E eu nunca mais retornarei.
[Michele Balen 17 ottobre 2012]
Si perde l'amore O amor vai se perdendo
si perde la vita A vida também vai se perdendo
nel mare lontano. Lá longe no mar sem fim...
Mai più io tornerò E eu nunca mais retornarei.
[Michele Balen 17 ottobre 2012]
Messaggio di Michele Balen, da Feltre Italia, per essere letto al vii incontro dei discendenti di Balen in Brasile.
Cari cugini Balen del Brasile,
so che voi da qualche anno fate una festa bellissima a
Montebelo, e in quel giorno voi vi ritrovate tutti insieme per vivere un
momento di gioia, di allegria e di condivisione familiare. È anche un momento
della memoria, un momento nell’anno in cui voi ricordate tutti insieme le
vostre comuni radici.
Io mi chiamo Michele Balen e sono di Feltre, che è la
piccola città dalla quale vengono tutti i Balen di origine veneta e italiana.
Sono stato il sindaco di Cesiomaggiore, il comune gemellato con la vostra
Aratiba.
Fin dalla fine degli anni Ottanta faccio delle piccole
ricerche personali sulle origini del nostro cognome. Studiando i documenti del
XVI secolo ho capito che i Balen sono presenti a Feltre, e soprattutto nei
villaggi alpini di Lamen e di Pren, vicini a Feltre, almeno dal XV secolo.
Di ricerca in ricerca, dopo trent’anni ancora non ho ancora
finito il mio viaggio alla scoperta del nostro straordinario cognome: internet
e Facebook mi hanno aiutato a scoprire che il nostro cognome è diffuso in molti
paesi del vecchio mondo: Italia, Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Croazia, Turchia,
Ucraina, Gran Bretagna, ed è diffuso da nord a sud in tutto il continente
americano. E ancora in Nuova Zelanda, in Australia e chissà in quali altri
posti…
Cari cugini, continuerò a cercare con passione le origini del
nostro cognome finché Dio vorrà, e appena potrò vi farò avere i risultati delle
mie ricerche.
A tutti voi però voglio mandare oggi soltanto l’abbraccio
della vostra vecchia terra, della terra dei vostri antenati. Le Vette Feltrine, i piccoli campi, i ruscelli
e i boschi, la neve che scende e li ricopre d’inverno e i fiori che li colorano
in primavera hanno visto le lacrime dei vostri antenati, il loro pianto, lo
strazio di quelle famiglie che si dividevano, dei giovani che partivano verso un
modo ignoto e quello dei vecchi che restavano con la loro solitudine, le case
abbandonate, gli amori troncati. Quelle lacrime erano le lacrime provocate della
migrazione.
Chi partiva in quegli anni e chi restava era come se
morissero l’uno per l’altro: il treno, alla stazione di Feltre, dava uno
strappo, un fischio, uno sbuffo, e quel vapore bianco che andava in cielo era un
addio. Poi, noi lo sappiamo, c’era un viaggio lungo e faticoso, e pieno di
pericoli e dopo ancora tutta una vita da ricominciare.
Sono tornati oggi i nipoti di quei Balen che partirono col
treno da Feltre, che si imbarcarono a Genova. Sono tornati con l’aereo, con uno
smartphone in tasca, con WhatsApp con Facebook, con la laurea in tasca. Sono
tornati dal Brasile per toccare, per respirare, per fotografare quella terra
che li ha generati tanto e tanto tempo fa. Per asciugare forse le lacrime di
quei loro antenati rimasti soli, per pregare nelle loro chiese e per riottenere
la cittadinanza che il loro sangue reclama. Sono tornati a Feltre forse senza poter
capire fino in fondo quanto sia importante questo loro ritorno per l’anima: non
sempre ci accorgiamo di quale grande storia noi siamo parte!
Entrando nella piccola chiesa di Pren, con accanto Darline,
Daniela, Daiane io ho sentito la viva presenza dei nostri antenati, dei nostri
Padri che si stringevano intorno a noi per ringraziare Dio.
AMERICA
Si perde il bastimento
lontano nel mare.
Balene e delfini
e cormorani
d'argento
Si perde l'amore
si perde la vita
nel mare lontano.
Mai più io tornerò
[Michele Balen 17 ottobre 2012]
lontano nel mare.
Balene e delfini
e cormorani
d'argento
Si perde l'amore
si perde la vita
nel mare lontano.
Mai più io tornerò
[Michele Balen 17 ottobre 2012]