domenica 12 gennaio 2020

Balen nella Cattedrale de La Laguna

La cattedrale de La Laguna o cattedrale di Nostra Signora dei Rimedi è un luogo di culto cattolico del centro storico di San Cristóbal de La Laguna a Tenerife (isole Canarie, Spagna), città dichiarata nel 1999 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La cattedrale è una delle chiese più importanti delle isole Canarie nonché sede della Diocesi di San Cristóbal de La Laguna, suffraganea dell'arcidiocesi di Siviglia ed è dedicata alla Vergine dei Rimedi, patrona sia della diocesi, che della città come anche dell'intera isola di Tenerife. È quindi in cui la sede episcopale del vescovo di questa diocesi, attualmente occupato dal vescovo Bernardo Álvarez Afonso.
In essa sono conservati i resti di Alonso Fernández de Lugo, detto El Adelantado, conquistatore dell'isola e fondatore della città. Gli elementi più rappresentativi della cattedrale sono la facciata neoclassica, che s'ispira alla cattedrale di Pamplona, e la cupola, punto emergente nel panorama cittadino. Nel 1983 la cattedrale è stata dichiarata dalle autorità spagnole monumento storico-artistico nazionale. 

All'interno del tempio va sottolineata la presenza del monumentale altare della Vergine de los Remedios, che si trova nella cappella destra del transetto (la  sinistra è mancante). Si tratta del più grande fondale (retablo) delle Canarie  e risale alla prima metà del XVIII secolo. Esso comprende sette tavole di Hendrick van Balen, artista fiammingo che ebbe come allievi Antoon van Dyck e Frans Snyders
La scultura della Vergine riccamente vestita è posta su un piedistallo in un incavo centrale conformato a mo' di baldacchino "illuminato" da un sole centrale in oro; una mezzaluna d'oro è posta ai piedi della Madonna. Subito sotto alla statua della Vergine è situato un crocifisso che ripete in miniatura la ben più grande scultura del Cristo de los Remedios posto sopra al tabernacolo di marmo dell'altare maggiore, il quale, a sua volta, è iconograficamente il gemello del Cristo de La Laguna che si trova nell'omonimo santuario.

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